Per aumentare le opportunità di lavoro, devi ridurre le aree di ricerca focalizzandoti solo dove hai reali possibilità di successo.
Siamo in un periodo in cui di Curriculum Vitae standard di chi afferma di saper fare di tutto ce ne sono piene le “scatole” di qualsiasi azienda. Questo accade perché chi si affida ancora all’improvvisazione e non a un metodo professionale, pensa che a più ruoli si candida e più troverà opportunità di lavoro.
Allargano il fronte di ricerca a ogni tipo di azienda e tipo di lavoro convinti che così aumentino le loro probabilità di successo. Peccato che cosi facendo non solo non risolvono il problema ma addirittura lo peggiorano.
Se vuoi aumentare le opportunità di lavoro (soprattutto se hai superato una certa età) devi specializzarti.
Ci sono due aspetti che devi assolutamente prendere in considerazione quando decidi l’ambito su cui concentrarti per la ricerca di un nuovo lavoro:
- Tipo di attività.
- Tipo di azienda.
Tipo di attività.
I tuttologi sono passati di moda da un pezzo. Non trovano spazio neanche nei talk show domenicali per cui immagina nel mondo del lavoro. Oggi per uscire dall’anonimato della massa di chi si offre, devi sapere fare almeno una cosa meglio di chiunque altro.
Non ha importanza di cosa si tratti, basta che sia qualcosa che oltre te, in pochi sanno o vogliono fare e che coincida con qualche problema o ambizione del tuo nuovo datore di lavoro. Cerca nel tuo passato lavorativo ogni tua attività che ha dato buoni risultati, recuperane i dettagli e cerca di capire in quale tipo di attività può essere meglio accolta.
Ti faccio un esempio. Hai lavorato per molto tempo nel campo dell’amministrazione condominiale e hai avuto modo di acquisire competenze nella gestione degli immobili che la maggior parte delle banche o delle società della Grande Distribuzione pagherebbero a peso d’oro.
A meno che non ti piacciano tanto le riunioni di condominio, su quale tipo di attività ti concentreresti per aumentare il numero delle tue opportunità di lavoro?
Tipo di azienda.
Quando scegli il settore di attività dove concentrarti, devi essere sicuro che sia qualcosa di comunemente richiesto ma dove il livello di qualità dei tuoi “concorrenti” non è soddisfacente. In pratica un ambito dove c’e’ molta richiesta ma l’offerta non è all’altezza della situazione.
Ti faccio un esempio. Sei un discreto meccanico e sai operare (come tutti) su quasi ogni tipo di vettura. In passato ti è capitato di intervenire su auto antiche che ovviamente hanno delle problematiche e necessità molto diverse dalle attuali vetture.
Hai dovuto incontrare molti problemi ma studiando e applicandoti con impegno sei riuscito a risolverli tutti malgrado non hai potuto sfruttare i moderni strumenti che la tecnologia mette a disposizione visto che le auto antiche non sono molto comuni.
A un meccanico con molta meno pazienza e impegno di te, l’intervento sarebbe riuscito male. Proprio per questo motivo le persone che posseggono un’auto antica e vogliono un buon risultato sono costrette a rivolgersi a poche e qualificate officine. Inutile dirti che questo tipo di aziende sono sempre piene di lavoro.
Stai cercando un nuovo posto da meccanico. Dove ti rivolgi? Alle officine ultra generaliste oppure contatti quelle super specializzate in auto antiche? Sicuramente le officine super specializzate sono meno dell’1% del totale ma se puoi dimostrare che sei particolarmente bravo in questo tipo di vetture, le tue probabilità di trovare lavoro salgono alle stelle.
In sintesi.
Mentre prepari la tua proposta di collaborazione, devi quindi tenere conto del tipo di attività e tipo di azienda che hai scelto in maniera da risultare la scelta migliore che il tuo futuro datore di lavoro possa mai fare.
Contrariamente a quello che affermano certe aziende che preferiscono che tu non trovi lavoro autonomamente, ridurre l’ambito della tua ricerca ti permette di sfruttare al massimo la tua esperienza senza doverti scontrare con la folla di chi è disponibile a “fare di tutto”.
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Buon lavoro!
David
La verità è una sola caro signor Buonaventura, ci vuole fortuna, bisogna sperare nella fortuna, non esistono ricette magiche per trovare lavoro.
Carmelo, capisco il tuo punto di vista. Se per anni si è usato il Curriculum Vitae è normale pensare che solo la fortuna può aiutarti (soprattutto quando hai una certa “anzianità”. In un recente articolo su Linkedin si è dimostrato che solo dopo 5 ore dalla pubblicazione di un annuncio di lavoro, le probabilità di essere scelto erano dello 0,18% (quasi meglio giocare al superenalotto). Adesso pensa invece a quale probabilità di successo con un contatto diretto con “chi decide” in azienda. Scrivere una Lettera di Colloquio Diretto NON È facile, ci vogliono ore se non giorni di preparazione e un buon passato. NON È una bacchetta magica ma un metodo molto efficace e diretto per dimostrare la tua credibilità. Certo, se la maggior parte del tuo passato lavorativo lo hai passato a friggere hamburger in un fastfood e improvvisamente ti metti in testa di candidarti per il posto di Direttore Finanziario di gruppo in una multinazionale, la vedo parecchio dura. Meglio usare il Curriculum Vitae, si fa molto prima e si può sempre dare la colpa alla sfortuna se non si viene chiamati…
Guardi signor Buonaventura adesso provo a modificare il mio CV, a renderlo più sintetico, se non otterrò nulla, tentero con la lettera di presentazione, a me mi ha sorpreso più che altro il fatto che i CV siano “antiquati”, dato che in tutti gli annunci di lavoro che leggo chiedono sempre quello, o al più di chiamare un numero che indicano loro.
Carmelo, è giusto usare il Curriculum Vitae quando ti rivolgi a una Società di Selezione in quanto è il formato che loro chiedono, stop. Non c’e’ niente di cui discutere: sei obbligato. Tutt’altra cosa è quando ti rivolgi direttamente all’azienda. Li la LCD ha un effetto decisamente superiore. Io consiglio di usare entrambi: trovi un annuncio di lavoro dove c’e’ riportato il nome dell’azienda? Spedisci il Curriculum Vitae come ti hanno chiesto e la LCD a quelle persone che possono avere l’interesse ad aiutarti a superare la 1° selezione. I video gratuiti che metto a disposizione, funzionano anche per la compilazione del Curriculum Vitae e la lettera di presentazione per cui riguardali tutte le volte che vuoi.
Quindi secondo il tuo ragionamento carmelo io dopo che mi sono fatto un mazzo così a studiare per scrivere la lettera sono stato solo fortunato quando ho trovato lavoro????? Mi spiace per te ma la fortuna non centra proprio un cavolo!
Carmelo io alla fortuna non ci credo ma al duro lavoro si!
È il caso che eviti di fare sparate di questo genere da italiano medio e ti impegni a lavorare duramente su come presentarti bene alle società.