Perché dovrei assumerti?

Scopri il motivo segreto (che nessun manager ammetterà mai) del perché vengono scelte determinate persone.

In questo articolo ti dovrai metterai al posto di chi fa le selezioni. Sai cosa scoprirai? Che quello che ti hanno detto fino a ora su come si fanno le selezioni… non è proprio la verità.

Se tu dovessi scegliere un nuovo collaboratore, chi sceglieresti?

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Facciamo il caso che hai ricevuto la candidatura di 20 persone ma puoi incontrarne non più di 4 per il colloquio. Sei pieno di impegni per cui non puoi passare tempo a incontrare tutte queste persone.

I candidati sono diversi tra loro ma hanno tutti buone competenze ed esperienza. Devi scegliere velocemente e per non complicarti troppo la vita usi un principio molto semplice.

La scelta è tra:

  1. Qualcuno con un profilo assolutamente perfetto per le esigenze dell’azienda.
  2. Qualcuno con un profilo di un livello leggermente più basso per le esigenze dell’azienda ma assolutamente straordinario per le tue.

Chi sceglieresti?

Ho chiesto ai followers del blog di rispondere in maniera anonima a questa domanda e la maggior parte di loro hanno fatto la seconda scelta ovvero qualcuno le cui caratteristiche combaciavano con le loro esigenze personali.

È esattamente quello che pensano i manager o i dirigenti delle aziende. Quando scelgono un nuovo collaboratore, fanno le loro considerazioni pensando alle esigenze dell’azienda ma alla fine prevale sempre l’aspetto personale.

Immagino che alcune Società di Selezione o le aziende che si occupano di formazione (spesso sono la stessa cosa) ti hanno sempre detto che la scelta dei nuovi collaboratori dipende solo dalle qualifiche (titolo di studio, certificazioni, …) o dalle caratteristiche personali (positività, energia, professionalità…).

Ti hanno convinto che basta spendere tanto nella propria formazione, presentare le tue sempre più numerose conoscenze in un bellissimo Curriculum Vitae standard ben impaginato e sicuramente emergerai dalla massa dei candidati e sarai scelto, giusto?

Se fosse realmente così perché tante persone brillantemente laureate, oppure con una concreta e consolidata esperienza hanno così tanta difficoltà a trovare lavoro e spesso sono costrette a trasferirsi all’estero?

Ho recentemente letto un articolo del Il Sole 24 ore  dove è riportato che nel 2014 sono stati 101.297 i connazionali emigrati (+ 9,2% rispetto all’anno precedente) verso altri paesi. Inutile dirti che la maggior parte di questi ha un profilo lavorativo di tutto rispetto.

La maggior parte delle decisioni aziendali, viene presa per motivi personali.

Presentare la lista delle competenze in un bellissimo Curriculum Vitae standard serve a poco e se anche tu hai scelto la seconda opzione ovvero nel caso dovessi scegliere tra diverse candidature preferiresti qualcuno che può esserti utile per le tue esigenze personali, non hai fatto altro che confermare questa tesi.

In un momento in cui il lavoro ha cambiato molti dei suoi aspetti per cui le collaborazioni durano sempre di meno, oggi chi ti valuta arriva più rapidamente al pratico: “io, che ci guadagno a breve con la tua collaborazione?”

Questo ha reso il Curriculum Vitae standard, che è poco più di un volantino con la lista delle tue caratteristiche, assolutamente inutile in quanto non permette di rispondere direttamente a questa domanda.

Per riuscire a comunicare al tuo interlocutore che sei la soluzione migliore per soddisfare le sue esigenze personali (quindi non solo quelle aziendali), devi usare un metodo specifico chiamato “Colloquio Diretto”.

La candidatura tramite Colloquio Diretto è una comunicazione diretta alla persona, non all’azienda dove trasmetti che tu:

  • Parli la sua stessa lingua.
  • La capisci.
  • Sai come aiutarla a risolvere i suoi problemi o soddisfare le sue ambizioni.
  • Dimostri competenza e credibilità.

Che sono poi le cose che tutti i manager e i dirigenti aziendali vorrebbero dai propri collaboratori, non trovi?

Siamo arrivati alla fine di questo articolo per cui ti faccio un piccolo riepilogo.

  • Le conoscenze e capacità non sono il vero motivo per cui si sceglie un candidato.
  • Per essere preferito devi richiamare le motivazioni personali del selezionatore.
  • Per ottenere questo, devi comunicare alla persona e non all’azienda per cui collabora

Adesso che hai scoperto qualcosa che sospettano tutti ma di cui nessuno parla, guarda le nostre guide!

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