Ecco perché le aziende preferiscono ora assumere i Longennial/Over 50 ovvero i lavoratori con lunga esperienza.
La presenza dei longennial infonde sicurezza, agiscono come mentori di grande valore e vantano un’ampia conoscenza organizzativa. I professionisti over 50 stanno diventando sempre più richiesti nel mondo del lavoro, scopriamo il motivo.
Affidabili e competenti, entusiasti e impegnati, i longennial conoscono la cultura aziendale e rappresentano un plus anche per le imprese emergenti, dove la loro presenza favorisce la creazione di un team intergenerazionale.
I professionisti over 50, un tempo trascurati dal mercato del lavoro, stanno ritornando alla ribalta più determinati che mai, e le aziende esaminano i loro profili con interesse crescente.
Alcuni giornalisti li definiscono “longennial”, un’espressione che non identifica un’età specifica, bensì un concetto: la maturità lavorativa. In questa categoria rientrano i cinquantenni e anche i sessantenni che non accettano di essere etichettati come “anziani”. E fanno bene: a quell’età, molti professionisti sono ancora dinamici, proattivi e con un bagaglio di esperienze invidiabile.
Esaminiamo insieme i motivi per cui le aziende ora includono persone più esperte nel team.
Primeggiano nell’intelligenza organizzativa.
Secondo alcune ricerche, gli over 50 eccellono nella negoziazione e nella risoluzione dei problemi. Questa capacità è stata denominata “intelligenza organizzativa”: una competenza trasversale che si sviluppa grazie agli anni di esperienza accumulata nel gestire situazioni complesse.
L’intelligenza organizzativa è strettamente correlata all’intelligenza emotiva, in quanto consente di regolare le emozioni al fine di facilitare le relazioni professionali e personali.
Gli over 50 padroneggiano la cultura aziendale.
Chi lavora da oltre vent’anni accumula un’esperienza che supera di gran lunga quella dei colleghi più giovani. Non si tratta soltanto di competenze specialistiche: chi opera nel settore da più tempo possiede una conoscenza più profonda, ma l’esperienza pluriennale consente anche di comprendere l’evoluzione del settore stesso e, altrettanto importante, di padroneggiare la cultura aziendale.
Quest’ultimo aspetto rappresenta un punto di forza notevole, poiché apprendere a fondo la cultura aziendale è un processo graduale ma cruciale per il successo dell’impresa. Esso agevola i processi di cambiamento e consente di affrontare con maggiore agilità i periodi di difficoltà.
La presenza dei longennial favorisce un team intergenerazionale.
Molte startup si vantano di avere team composto principalmente da giovani, con un’età media spesso inferiore ai trent’anni. Sebbene i giovani apportino creatività e innovazione, i professionisti senior rappresentano anch’essi un valore aggiunto.
Disporre di un team intergenerazionale offre numerosi vantaggi. Ad esempio, avere collaboratori con diverse esperienze lavorative permette di integrare le conoscenze di ciascuno. I longennial possono agire come eccellenti mentori, condividendo le proprie esperienze in maniera non impositiva.
Inoltre, dal punto di vista personale, i longennial si trovano in una fase della vita diversa rispetto ai ventenni e trentenni, e pertanto hanno esigenze differenti che possono risultare complementari all’interno del team.
Infondono fiducia.
Nei ruoli che prevedono un contatto diretto con i clienti, è innegabile che le persone più mature tendono a ispirare maggiore fiducia. Immaginiamo una situazione comune che, nella pratica, è capitata a tutti almeno una volta: ci rechiamo da un avvocato per trattare una causa che a noi sta molto a cuore, Veniamo accolti da un avvocato molto giovane. Pur essendo specializzato e competente, in cuor nostro preferiremmo essere visitati dal collega più esperto.
In molti settori, si verifica un fenomeno psicologico simile: non esiste un motivo oggettivo per avere maggiore fiducia in una persona più matura, ma un volto che mostra un po’ di esperienza tende a trasmettere una maggiore sensazione di affidabilità.
Assenze ridotte.
Di solito, un lavoratore tra i trenta e i quarant’anni si trova nella fase della vita in cui sta costruendo una famiglia. Questo implica, inevitabilmente, che dovrà assentarsi per periodi più o meno lunghi: per esempio, per il congedo di maternità o paternità, ma anche per diversi anni successivi per prendersi cura dei bambini quando si ammalano, quando le scuole sono chiuse o durante gli scioperi degli insegnanti. Eventi che, nel corso dell’anno, si susseguono con una certa frequenza.
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