Profilo LinkedIn: pochi caratteri per farti trovare (e scegliere)

Perché un potenziale datore di lavoro leggerà del tuo profilo LinkedIn solo il sommario? Scopri come gestire la cosa.

Del tuo bellissimo profilo LinkedIn, solo pochi caratteri  del sommario saranno i veri protagonisti per far venire la voglia di approfondire la tua conoscenza e darti la possibilità di essere valutato al meglio.

Cosa triste? Forse, ma funziona così.

Prima di tutto definiamo cosa rappresenta il sommario e dove viene collocato per il profilo LinkedIn nelle varie visualizzazioni.

Il sommario è un campo di testo che segue l’indicazione del nome e cognome. Ha lo scopo di definire in forma sintetica l’aspetto professionale della persona. Essendo un social network professionale, questa informazione viene sempre concatenata in qualsiasi visualizzazione del profilo LinkedIn.

Pagina del profilo LinkedIn.

Lista dei risultati di una ricerca dei profili LinkedIn.

Visualizzazione del profilo LinkedIn nei Post o commenti

È importante quindi disporre di un sommario del profilo LinkedIn particolarmente attrattivo ed efficace soprattutto quando si svolge una professione il cui significato non si può riassumere solo con una qualifica.

Un sommario limitato alla tua qualifica professionale è insufficiente a definirti.

Esempio.

Se sei un Sales Manager che vende alle aziende il software SAP, un sommario popolato solo con la frase “Sales Manager” è insufficiente in quanto non descrive né il settore della tua attività (per esempio ICT) né la tua area di specializzazione (per esempio il software SAP).

Un datore di lavoro potenzialmente interessato ad un nuovo commerciale per vendere software SAP non imposterebbe una ricerca dei profili LinkedIn limitandosi ad inserire la frase “Sales Manager” (che al momento ha circa 305.941 risultati) e non sarebbe attirato da un profilo visto nel feed delle notizie se non nota anche la corrispondenza con l’area di specializzazione che cerca.

Guide pratiche in formato testo

Chi legge il tuo sommario.

Esistono due tipi di potenziali lettori: quelli informatici (le tecnologie alla base dei motori di ricerca) e quelli umani. Sebbene stiano cercando la stessa figura professionale, essi si comportano in maniera differente.

Le tecnologie.

I motori di ricerca basano la loro ricerca sui codici ovvero si limitano a verificare la presenza di parole chiave secondo i criteri decisi da chi ha impostato una ricerca. Se nel tuo sommario esistono una o più parole chiave, aumentano le tue probabilità di apparire nei risultati.

Attenzione però. Il motore di ricerca testuale di LinkedIn non fa troppa distinzione da dove prende le informazioni. Allo strumento basta trovare una corrispondenza per cui puoi tranquillamente “spargere” la tua parola chiave nel Riepilogo, nelle tue attuali o passate esperienze professionali (nei campi qualifica o descrizione) e ottenere lo stesso effetto.

Le persone.

Ben altro aspetto riguarda invece il visitatore umano. Le persone hanno bisogno di essere attratte verso l’informazione. Il messaggio deve essere quindi chiaro, facile e molto rapido da comprendere. Se poi sei in grado di suscitare un “effetto Wow”, molto meglio.

Come scrivere il sommario.

Il mio consiglio è di partire valutando l’effetto che si può provocare sull’umano e solo dopo reimpostare il contenuto tenendo conto delle parole chiave che saranno usate dalla tecnologia per la ricerca.

Fondamentalmente esistono due stili per l’impostazione.

  1. Standard. Di solito è composto dalla qualifica aziendale + alcuni dettagli che vanno a specificare meglio di cosa si tratta.
    es. Sales Manager nel settore ICT per soluzioni SAP
    .
  2. Emozionale. È scritto appositamente per gli umani e la sua composizione è molto simile agli spot pubblicitari.
    es. Da 10 anni aiuto le aziende a sviluppare il loro business tramite soluzioni ICT su SAP

Il contenuto ovviamente dipende dai tipi di interlocutore da attirare, l’eventuale interesse che li ha portati a cercare una figura professionale come la tua, l’elemento che ti definisce al meglio.

Una volta composta una bozza di testo, aggiungi le parole chiave che possono eventualmente essere comprese nelle ricerche.

Il mio profilo LinkedIn https://www.linkedin.com/in/davidbuonaventura/ viene visitato 500-1.000 volte alla settimana. La maggior parte dei miei visitatori sono persone che cercano quello che io posso offrirgli. Nel sommario ho scelto di trasmettere un messaggio emozionale ma usando solo alcune delle parole chiave con cui potenzialmente essere trovato. Le altre sono nelle restanti sezioni del profilo.

Se hai bisogno di idee su come popolare il tuo sommario del profilo LinkedIn, ti consiglio di guardare i miei corsi

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One Response

  1. Fresia Espinoza

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