Stai cercando un nuovo lavoro perché il bisogno o l’ambizione ti spingono a farlo. Passi diverso tempo a guardare gli annunci solo che… cosa è successo?
Sei abile nella ricerca tanto che ormai fa parte delle tue abitudini quotidiane. Capiti sempre più spesso in annunci in cui hai veramente tutte le caratteristiche e conoscenze giuste ma… accidenti! la tua età anagrafica supera sempre il limite massimo stabilito.
“Qualche anno non farà certo la differenza” pensi per cui continui a spedire Curriculum Vitae dappertutto senza badare a questo incomprensibile limite. Purtroppo le risposte non arrivano e capisci che alcune Società di Selezione evidentemente non sono così elastiche come speravi.
Ti viene allora una grande idea! Togli la data di nascita e le prime esperienze di lavoro dal tuo Curriculum Vitae così non potranno scartarlo dopo pochi secondi perché hanno notato che sei troppo “vecchio”. Qualcuno comincia a chiamarti!
Sarebbe tutto bello se non fosse che la prima domanda che ti viene fatta dalla società di selezione è proprio l’età. Dopo aver fornito la risposta, percepisci che il tono del selezionatore è cambiato e che improvvisamente gli viene fretta di concludere la comunicazione congedandoti con un “era solo per completare i dati, le faccio sapere”.
Ovviamente da quel selezionatore non ricevi più nessuna chiamata. Cominci a sentire un misto di rabbia, disgusto e frustrazione per questa cosa. Ti guardi impietosamente cercando di capire come hai fatto a ridurti a dover pensare alla tua esperienza lavorativa e di vita come a un limite invece che un pregio.
Il tempo passa e inizi a provare sempre un maggiore disagio che esprimi anche nel rapporto con i colleghi, famigliari e amici. Le piccole sensazioni negative che provi nel quotidiano nel lavoro o nella vita privata adesso sembrano amplificate.
Visto che rispondere agli annunci di lavoro serve sempre meno dato l’atteggiamento rigido delle società di selezione, provi allora a inviare il Curriculum Vitae standard direttamente alle aziende ma il risultato è simile: un assordante silenzio.
Scopri però che ci sono persone che riescono a trovare lavoro malgrado la loro età anagrafica sia superiore alla tua. Capisci allora che devi vedere questa situazione da un diverso punto di vista. Quale è l’elemento in comune tra i tentativi falliti di trovare lavoro tramite il Curriculum Vitae standard inviato a una Società di Selezione e il Curriculum Vitae standard inviato direttamente all’azienda?
Esatto! Il problema non sei tu ma il Curriculum Vitae standard.
…che è poi l’unica cosa che i manager aziendali vogliono veramente.
Questo inadatto documento, funziona come la sintetica scheda tecnica di prodotto tecnologico: ci sono le foto, le caratteristiche, la lista delle precauzioni, qualche impiego consigliato e…accidenti la data di produzione! Troppo vecchio? Scartato!
Per far diventare la tua esperienza un vantaggio invece che un difetto, devi rivolgerti nei modi giusti direttamente alla persona (tipicamente quella che diventerà il tuo nuovo capo) che può avere un beneficio personale della tua lunga esperienza senza passare per i filtri delle Società di Selezione.
Per riuscire in questa attività, devi usare un metodo professionale che differentemente dall’utilizzo del Curriculum Vitae standard, ti permette di:
• Evitare il filtro degli intermediari.
• Valorizzare la tua esperienza.
• Ottenere una rapida risposta.
Adesso che hai capito che la tua età anagrafica (e professionale) è la tua migliore opportunità di trovare lavoro, sei ancora dell’idea di tingerti i capelli e falsificare la carta di identità?
Ho realizzato delle guide e video gratuiti che possono aiutarti. Per vederli, inserisci qui sotto la tua email per iscriverti alla lista di distribuzione. Puoi cancellarti con un click.
Buon lavoro!
David
salve,
leggevo questo articolo con interesse. Io ho da poco compiuto i 34 anni, lavoro su provvigioni (senza fisso mensile!) da 4 mesi per un’azienda farmaceutica…inizialmente le prospettive sembravano allettanti, ma in questi 4 mesi ho guadagnato talmente poco che potevo anche andare a fare volontariato. Sono laureanda, ho ripreso gli studi tardi per scelta, ma ho comunque iniziato a lavorare a 18 anni, ho fatto la commessa, la segretaria legale, la barista, la cameriera, doposcuola ai bambini, ho perfino lavorato 3 mesi all’estero in quanto conosco abbastanza bene l’inglese. Tuttavia, sempre contratti a termine e un mobbing subito per indurmi ad andare via (dopo di me lo fecero ad un’altra ragazza, anche lei poi se ne andò’…aveva 39 anni e due figli….). Ora, non penso a cosa potro’ e riuscirò’ a fare dopo la laurea, ma penso al presente. Come si fa a uscire dalla mentalità’ del “troppo vecchio per essere assunto”? L’azienda per la quale lavoro attualmente, con tutto che assume senza dare un fisso di nessun genere, al colloquio il titolare mi chiese quanti anni avevo e se ero sposata…la dice lunga…Io vorrei capire se tutti quelli messi come me avranno possibilità di sistemarsi in futuro…altrimenti sarà’ dura poter prendere casa e fare famiglia.
Buongiorno io sono un’esperta salumiera,e intendo dire, esperta in quanto sò fare tutto quanto serve per gestire un banco salumeria. disossare prosciutti tagli formaggi ecc…ecc… ma sò anche e questo lo preferisco , cucinare…ho fatto la cuoca per 8 anni prima in un istituto casa accoglienza per mamme con minori, poi la casa ha chiuso perchè lo stato ha tagliato i fondi, po per 10 mesi in un altro istituto per meniri, maschi gestito dai preti, ma qui ero solo in sostituzione maternità! quindi da fine agosto sono disoccupata! ho 61 anni e non ho anni a sufficienza per la pensione! perchè da sposata non ho mai lavorato da dipendente, ma aiutavo mio marito nel negozio e con 3 figli da crescere, non ho contributi utili alla pensione. ma ora che posso fare? se considerano vecchi chi ha già 40 anni che posso dire io a 61? mi hanno detto che se anche avessi il minimo contributivo( cioè i 20 anni) andrei in pensione a 67 e 3 mesi! e fino ad allora dopo la disoccupazione…che faccio? come vivo?
Io ho 32 anni e sono troppo vecchia. Mi sono laureata nel 2009, con la crisi fresca fresca, ho fatto stage non retribuiti, ho lavorato per 2 anni in un settore che poi è morto (il fotovoltaico) e ora sono troppo vecchia per cominciare a fare altri lavori, ho superato i 30, non possono farmi il tirocinio “Giovanisì” e , in quanto donna, potrei mettermi a fare bambini da un momento all’altro.
Odio questa situazione.
…hai tutta la mia comprensione…anna…
Anna, congela per il momento il discorso dell’età o di qualsiasi altra cosa che non serve allo scopo. Pensa all’esperienza dei due anni in cui sei stata occupata. Se hai partecipato ad attività o progetti che hanno portato dei buoni risultati all’azienda (QUALSIASI TIPO) concentrati su quell’aspetto e comincia a costruire l’immagine di te. Che problemi hai risolto? Che vantaggi economici o organizzativi hai prodotto? (anche indirettamente). Una volta che hai creato questa base, sviluppa un modello da confrontare con le esigenze di altre aziende simili a quella in cui hai lavorato e utilizza gli elementi comuni. I video gratuiti che metto a disposizione possono aiutarti in questo basilare lavoro, usali!
Questo articolo sembra scritto su di me. Per fortuna che qualcuno inizia a parlarne.
Grazie.
Celestino
Celestino, la lunga esperienza può essere considerata un problema o un pregio a seconda di come la si guarda. Se ci si limita a presentare l’elenco delle aziende in cui si è lavorato, viene sicuramente vista come un difetto. Se invece presenti l’essenza ragionata di tutte le cose che sei stato concretamente in grado di fare in passato (e che sarai in grado di replicare) verrà vista come uno straordinario pregio.